Alimentazione e Benessere
“La salute non è solo assenza di malattia, quanto piuttosto uno stato di benessere globale che investe la sfera psichica, mentale, sentimentale, sociale.”
(Organizzazione Mondiale della Sanità).
E anche spirituale.La vera salute non può prescindere dalla conoscenza di noi stessi. Ogni individuo elabora un personale concetto di benessere. Le stesse condizioni di vita possono essere percepite in modo molto diverso, sulla base delle proprie caratteristiche individuali e del proprio modo di interagire con l’ambiente che ci circonda.
Il nostro modo di sentire e di pensare influenzano la nostra fisiologia e la chiave per misurare il nostro stato di salute e la nostra aspettativa di vita è la nostra reazione allo stress percepito: cioè il nostro modo, e quello del nostro corpo, di reagire ad una situazione di stress.
Il raggiungimento e il mantenimento di uno stato di benessere richiede attenzione ed impegno: alimentazione scorretta, mancanza di esercizio fisico e stress influiscono negativamente sulla salute di milioni di persone.
La misura del nostro stato di benessere è dettata da ritmi circadiani che sono in forte contrasto con quelli della vita odierna.
La salute dipende in primo luogo dalla qualità dei cibi che assumiamo. Ciò che mangiamo influisce in qualche modo sul nostro carattere, sulla nostra personalità, perfino sulla nostra componente spirituale, come venne enunciato già a metà dell’Ottocento da Ludwing Feuerbach: “l’uomo è ciò che mangia”.
La parola dieta deriva dal greco “daita” e significa “stile di vita”, “modo di vivere“.
La dieta, se equilibrata e corretta, è fondamentale per mantenerci in salute e prevenire l’insorgenza di quei sintomi, definiti vaghi e aspecifici (MUS), che sono il campanello d’allarme, perché indice di alterazioni fisiologiche e metaboliche che nel tempo comportano stati degenerativi e portano all’insorgere di patologie croniche.
L’analisi clinica della composizione corporea a mezzo impedenziometria, ci dà la possibilità di misurare dei parametri in grado di mettere in evidenza alterazioni dell’equilibrio metabolico.
10 PREZIOSI CONSIGLI PER UNA SANA ALIMENTAZIONE
Dall’INRAN (Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione), le “Linee guida per una sana alimentazione”.<br /> Teniamone conto quando scegliamo cosa portare sulla nostra tavola! Di seguito i punti chiave delle Linee guida.<br /> Qualora le volesse avere delle informazioni più dettagliate, basterà cliccare sul seguente link: http://nut.entecra.it/.
1 - Controlla il peso e mantieniti sempre attivo
L’INRAN ci dice che i principali responsabili del nostro peso siamo noi, pertanto, ci consiglia di pesarci almeno una volta al mese, controllando che il nostro Indice di Massa Corporea (IMC, ovvero, il rapporto tra peso espresso in Kg e altezza al quadrato espressa in m di un individuo) sia nei limiti normali. Qualora il peso sfori tali limiti, occorre riportarlo gradatamente entro tali criteri:
IMC < 18.5 = Sottopeso IMC 18.5-25 = Normale IMC 25-30 = Sovrappeso
IMC 30-40 = Obesità IMC > 40 = Obesità grave
In caso di sovrappeso bisognerà ridurre le “entrate” energetiche, mangiando meno e preferendo cibi a basso contenuto calorico e che saziano di più (verdure e frutta,) ed aumentare le “uscite” energetiche, svolgendo una maggiore attività fisica. Mentre in caso di sottopeso, bisognerà mantenere un giusto livello di attività fisica e un’alimentazione variata ed equilibrata, consumando tutti i pasti agli orari abituali e, soprattutto, evitare le diete squilibrate o molto drastiche del tipo “fai da te”, che possono essere dannose per la propria salute.
2 - Più Cereali, Legumi, Ortaggi e Frutta
Consumare quotidianamente più porzioni di ortaggi e frutta fresca e aumentare il consumo di legumi sia freschi che secchi, limitando le aggiunte di oli e di grassi, risulta un valido consiglio. Ma è buona norma anche consumare regolarmente pane, pasta, riso e altri cereali (meglio se integrali), evitando di aggiungere troppi condimenti grassi
3 - Grassi: scegli la qualità e limita la quantità.
Moderare la quantità di grassi ed oli che si usano per condire e cucinare. Utilizzare tegami antiaderenti, cotture al cartoccio, forno a microonde, cottura al vapore, ecc. e limitare il consumo di grassi da condimento di origine animale (burro, lardo, strutto, panna, ecc.). Preferire, invece, i grassi da condimento di origine vegetale soprattutto olio extra-vergine d’oliva e oli di semi. Usare i grassi da condimento preferibilmente a crudo ed evitare di riutilizzare i grassi e gli oli già cotti. Non eccedere nel consumo di alimenti fritti. Mangiare più spesso il pesce, sia fresco che surgelato (2-3 volte a settimana). Preferire carni magre ed eliminare il grasso visibile.
Le uova si possono mangiare fino a 4 per settimana. E’ preferibile scegliere latte scremato o parzialmente scremato. Tra i formaggi è meglio scegliere quelli più magri, oppure consumarne porzioni più piccole.
4 - Zuccheri, Dolci e Bevande zuccherate: nei giusti limiti
Moderare il consumo di alimenti e bevande dolci nella giornata, per non superare la quantità di zuccheri consentita. Preferire i prodotti da forno, che contengono meno grasso e zucchero e più amido (biscotti, torte non farcite, ecc.).
I prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette biscottate (quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme) vanno utilizzati in quantità controllata. Prodotti contenenti molto saccarosio, specialmente quelli che si attaccano ai denti, come caramelle morbide, torroni, ecc. vanno notevolmente ridotti.
5 - Bevi ogni giorno acqua in abbondanza
Bere 1,5-2 litri di acqua al giorno, frequentemente e in piccole quantità ma lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda (un brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per pericolose congestioni).
I bambini sono maggiormente esposti a rischio di disidratazione rispetto agli adulti, pertanto è bene invogliarli a bere di più. Gli anziani dovrebbero bere frequentemente nell’arco della giornata, durante e al di fuori dei pasti, anche quando non avvertono lo stimolo della sete (che con l’età diminuisce).
L’equilibrio idrico deve essere mantenuto bevendo esclusivamente acqua; bevande diverse (aranciate, bibite di tipo cola, succhi di frutta, caffè, tè) oltre a fornire acqua, apportano anche altre sostanze che contengono calorie (ad esempio zuccheri semplici) o che sono farmacologicamente attive (ad esempio caffeina), quindi è preferibile consumarle con moderazione.
È sbagliato evitare di bere per il timore di sudare eccessivamente (sudare è fondamentale per regolare la temperatura corporea) o di ingrassare (l’acqua non apporta calorie).
Durante e dopo l’attività fisica bisogna bere per reintegrare prontamente e tempestivamente le perdite dovute alla sudorazione, ricorrendo prevalentemente all’acqua.
In determinate condizioni patologiche che provocano una maggiore perdita di acqua (ad esempio gli stati febbrili o ripetuti episodi di diarrea), l’acqua perduta deve essere reintegrata adeguatamente e tempestivamente.
6 - Il Sale? Meglio poco
L’uso di sale a tavola deve essere ridotto e bisogna preferire al sale comune il sale arricchito con iodio (sale iodato). L’uso di condimenti alternativi contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape, ecc.) deve essere limitato. Un’ottima alternativa è quella di insaporire i cibi con erbe aromatiche (come aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, ecc.) e spezie (come pepe, peperoncino, noce moscata, zafferano) ma anche succo di limone e aceto. Scegliere prodotti a basso contenuto di sale (pane senza sale, tonno in scatola a basso contenuto di sale, ecc.) e consumare solo saltuariamente alimenti trasformati, ricchi di sale (snacks salati, patatine in sacchetto, olive da tavola, alcuni salumi e formaggi) è altamente consigliabile
7 - Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata
Meglio che le bevande alcoliche siano a basso tenore alcolico (vino e birra). Durante l’infanzia, l’adolescenza, la gravidanza e l’allattamento l’assunzione di alcol deve essere totalmente evitata. Se si è soggetti obesi o in sovrappeso o se si presenta una familiarità per diabete, obesità, ipertrigliceridemia, ecc., l’assunzione di bevande alcoliche va del tutto eliminata o almeno ridotta. Importante è la riduzione anche per gli anziani. Non consumare bevande alcoliche se ci si deve mettere alla guida di autoveicoli o si deve far uso di apparecchiature delicate o pericolose per sé o per gli altri.
Se si assumono farmaci (compresi quelli che non richiedono la prescrizione medica), bisogna evitare o ridurre il consumo di alcol, a meno che non si abbia ottenuto esplicita autorizzazione da parte del medico curante.
Ridurre o eliminare l’assunzione di bevande alcoliche se obesi o in sovrappeso se si ha una familiarità per diabete, obesità, ipertrigliceridemia,ecc.
8 - Varia spesso le tue scelte a tavola
Scegli le quantità adeguate (porzioni) di alimenti appartenenti a tutti i diversi gruppi e alternandoli nei vari pasti della giornata.
9 - Consigli speciali per persone speciali
In gravidanza bisogna evitare eccessivi aumenti di peso e fare attenzione a coprire i propri aumentati fabbisogni in proteine, calcio, ferro, folati e acqua, consumando abitualmente pesce, carni magre, uova, latte e derivati e un’ampia varietà di ortaggi e frutta. L’assunzione di folati, anche prima di un concepimento ed in particolare in tutta l’età fertile, risulterà utile per ridurre il rischio di alterazioni del tubo neurale (spina bifida) nel feto.
Durante l’allattamento le necessità nutritive sono superiori a quelle della gravidanza, pertanto, un’alimentazione variata, ricca di acqua, vegetali freschi, pesce, latte e derivati, risulterà utile a produrre un latte del tutto adatto alle esigenze del neonato. Durante l’allattamento è preferibile evitare gli alimenti che possono conferire odori o sapori sgraditi al latte o scatenare nel lattante manifestazioni di tipo allergico ed evitare le bevande alcoliche. Infine, usare i prodotti contenenti sostanze nervine (caffè, tè, cacao, bevande a base di cola, ecc.) con cautela.
Bambini e ragazzi in età scolare non dovrebbero mai saltare la prima colazione e dovrebbero consumare più frequentemente ortaggi e frutta, ma soprattutto non dovrebbero eccedere nel consumo di alimenti dolci e di bevande gassate e di i piatti tipici del fast-food. All’attività fisica e al movimento (camminare, giocare all’aperto, ecc.) dovrebbero dedicare almeno 1 ora al giorno.
Gli adolescenti dovrebbero evitare di adottare schemi alimentari squilibrati e monotoni, solo perché “di moda” e le ragazze dovrebbero fare attenzione a coprire i propri aumentati bisogni in ferro e calcio (molti giovani tendono a seguire tendenze in voga che portano ad escludere dalla dieta alimenti come carne e pesce che sono ottime fonti di ferro, e latte e derivati che sono ottime fonti di calcio).
Le donne in menopausa dovrebbero intensificare l’attività motoria e curare maggiormente l’alimentazione. Non dovrebbero esagerare con latte e formaggi, nonostante il loro cospicuo contenuto in calcio, e preferire il latte scremato e formaggi a minor contenuto di grassi e sale.
Gli anziani dovrebbero variare la loro dieta ed evitare di ricorrere spesso a pasti freddi, piatti precucinati o riscaldati. Dovrebbero scegliere gli alimenti sulla base delle condizioni dell’apparato masticatorio, per facilitare i processi digestivi, che nell’anziano sono meno efficienti, e preparali in modo adeguato (tritare le carni, grattugiare o schiacciare frutta ben matura, ecc.). Dovrebbero cercare di conservare un peso accettabile e continuare a mantenere un buon livello di attività motoria ed evitare di abusare di condimenti grassi e di dolci.
10 - La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te
E’ consigliabile variare il più possibile la scelta degli alimenti, anche per ridurre i rischi di ingerire, in modo ripetuto, sostanze estranee presenti negli alimenti che possono essere dannose. Anziani, lattanti, bambini e donne in stato di gravidanza, devono evitare il consumo di alimenti animali crudi o poco cotti (uova poco cotte o salse a base di uova crude come zabaione, maionese fatta in casa, ma anche carne al sangue, pesce crudo, frutti di mare crudi). Le conserve casalinghe (specie sott’olio o in salamoia) possono essere molto pericolose per cui fare attenzione al loro consumo. Non bisogna lasciare raffreddare un alimento già cotto fuori dal frigorifero troppo a lungo e senza coprirlo; andrebbe messo in frigorifero al massimo entro due ore dalla cottura (un’ora l’estate).
Quando si utilizzano avanzi è preferibile riscaldarli fino a che non siano molto caldi, anche al loro interno. Non scongelare gli alimenti di origine animale a temperatura ambiente e se non si possono cucinare direttamente, è meglio riporli in anticipo in frigorifero o metterli a scongelare nel microonde. Evitare il contatto nel frigorifero tra alimenti diversi, conservando gli avanzi in contenitori chiusi.
Soprattutto, non bisogna avere un’eccessiva fiducia nella capacità del frigorifero di conservare troppo a lungo i cibi, in quanto non svolge alcuna azione di bonifica e non conserva in eterno gli alimenti!